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Rivista di etica e scienze sociali / Journal of Ethics & Social Sciences

06

Santa Sede
Enchiridion di Bioetica. Documenti da Pio X a Francesco
ESD Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2020
pagine 1120 – € 65,00
ISBN 9788855450096


Presentazione

enchiridion di bioeticapdfDurante le settimane più acute e drammatiche dell’epidemia da coronavirus gran parte dell’opinione pubblica si è interrogata sul punto di equilibrio tra la tutela della salute individuale e collettiva e l’esercizio dei diritti di libertà ed anche sui criteri per selezionare e ammettere i malati più gravi di Covid-19 nei reparti di terapia intensiva. La bioetica è proprio quella disciplina che cerca di trovare una soluzione ragionevole a questi temi. Il fatto poi che molte persone si pongano queste domande sulla bontà e sull’appropriatezza di azioni umane, suppone che queste persone siano convinte che le azioni umane non sono tutte alla pari, che esistono azioni buone e azioni cattive. Ciò manifesta il fallimento del processo di normalizzazione e di assuefazione imposto dal relativismo etico: con messaggi martellanti grandi agenzie di comunicazione ci vogliono far credere che un’azione valga l’altra, che tutto sia relativo. Ora, il semplice fatto che mi ponga degli interrogativi per cercare la soluzione migliore significa che non tutto è relativo. A questo proposito la bioetica ci aiuta a fondare razionalmente la ricerca del migliore atto umano in campo medico, sanitario, sperimentale e più in generale nel campo delle biotecnologie. Quindi, la riflessione bioetica è molto viva e più diffusa di quanto non si pensi. L’Enchiridion di Bioetica può dare un valido aiuto ad essa.

Non è un testo rivolto solo ai cattolici, perché la bioetica — a differenza della teologia morale — si pone come disciplina filosofica subordinata all’etica razionale. Mentre la teologia morale suppone la conoscenza di quanto Dio ci rivela nella Scrittura e nella Tradizione e quindi suppone che il teologo moralista abbia la fede teologale, l’etica razionale e la bioetica tentano di fondare razionalmente le proprie argomentazioni e quindi suppongono che i cultori dell’etica e della bioetica facciano buon uso della ragione pratica e dell’esperienza. Ad esempio, in questi «Documenti da Pio X a Francesco» l’insegnamento ricorrente dei pontefici, secondo il quale la vita di ogni essere umano va tutelata ed è inviolabile, è fondato facendo ricorso sia alla fede teologale — es. ogni uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio e redento in Cristo — che all’esperienza razionale — es. constatiamo che gli uomini delle diverse generazioni e latitudini portano in sé caratteristiche comuni e in forza di queste essi compongono un unico genere, il genere umano, escludere un uomo da questo genere sarebbe una discriminazione iniqua.

L’Enchiridion di Bioetica copre una documentazione di 115 anni: il primo documento riportato è del 1906 e l’ultimo è del 2020. È stupefacente constatare la continuità, cioè la fedeltà e la costanza con la quale i pontefici hanno insegnato il bene della vita di ogni uomo, il bene dell’amore coniugale, il bene dell’atto medico e della ricerca scientifica, solo per fare alcuni esempi. In questo insegnamento costante notiamo anche un notevole progresso della dottrina. Ad esempio, insegnando sempre che la vita di ogni uomo è un bene da promuovere, i pontefici hanno approfondito i versanti di questa promozione. Penso alla vita prenatale e quindi alle diagnosi prenatali, alla fecondazione artificiale, alla sperimentazione sull’uomo e alle fasi finali dell’esistenza.

Tutti i documenti sono tradotti in italiano. E sono preceduti da un’ampia introduzione di Giorgio Carbone, la quale mira a delineare i confini di un atto di magistero (cioè non ogni affermazione del papa è atto di magistero) e l’autorevolezza dell’atto di magistero (cioè non ogni atto di magistero ha lo stesso peso di un altro).

 

a cura di Giorgio Maria Carbone

BORSE DI STUDIO FASS ADJ

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foto Oik 2

Albino Barrera OP  -  Stefano Menghinello  -  Sabina Alkire

Introduction of Piotr Janas OP