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Rivista di etica e scienze sociali / Journal of Ethics & Social Sciences
quadalti
 
 
 
 
I.  I ragazzi di oggi
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I ragazzi ed i giovani di oggi, l’ho imparato anche per esperienza diretta dai miei tre figli, sull’ambiente sono molto informati. Conoscono dati scientifici, scenari, narrazioni, film, video-clip e molto altro dai e sui social. Ma sono anche altrettanto capaci di chiedere, sognare e sperare. “Ogni azione può avere un impatto. Nessuna cosa è troppo piccola per cambiare il mondo”: così recita uno degli slogan più usati nelle loro manifestazioni per l’ambiente. Anche per questo, volendo interagire con le nuove generazioni, è fondamentale farsi provocare ed imparare dalla novità metodologica ed ermeneutica contenuta nella Laudato Sì - l’Enciclica sulla cura della casa comune - di Papa Francesco (in seguito LS).
 
L’articolazione interdisciplinare di questa Enciclica ha diffuso e rilanciato nuove conoscenze ed informazioni sullo stato dell’ambiente; su ambiti tematici e dati scientifici utili ad un approccio capace di comporre i risultati dell’Ecologia moderna come scienza e l’Etica dell’ambiente come visione. Da questo incontro tra scienza ecologica e sapienza teologale prende concretezza e credibilità l’Ecologia integrale della LS. Perché, avendo come sfondo e sfida la crisi ecologica odierna provocata prevalentemente dall’uomo, la risposta e la ricerca di soluzioni non possono venire soltanto dalla tecnica e dalle scienze applicate ma, principalmente, dall’uomo e dalle sue scelte. La questione ambientale è perciò e soprattutto parte integrante di una visione e di una riflessione etico-sociale ed educativa. Per questo motivo, il testo della LS dal 2015, è certamente un riferimento necessario ed autorevole dell’ambientalismo e dell’ecologia, ma ci consegna ancora oggi, nel 2023, molto lavoro da svolgere, promuovere, sviluppare ed attualizzare. Un impegno questo, che ha trovato concretezza   creativa e lungimirante, nella costituzione, nella promozione e nelle attività delle Comunità Laudato Sì. (https://comunitalaudatosi.org/).  Un’esperienza che descriverò nel suo inizio e nel suo costituirsi. In un secondo momento porterò, invece, l’attenzione al Codice Etico/Estetico attraverso il quale le Comunità Laudato sì, si riconoscono, definiscono e promuovono. Alcune sintetiche conclusioni daranno evidenza della necessità di un impegno per l’integrazione della proposta di un’ecologia integrale e la necessità di non rinunciare a proporre una paideia dell’educazione ambientale. Attività e pratiche di life style, capaci di trasformare l’emergenza climatica ed ambientale in processi educativi trasformanti le scelte di vita generatrici di una nuova e futura alleanza tra giovani ed ambiente.
 
 
II.  Le Comunità Laudato Sì
 
07 quadalti 011.  A partire dall’Enciclica Laudato Sì. Quando nella primavera del 2015 fu pubblicata da Papa Francesco la LS, molti si sorpresero per la scelta del tema affrontato: quello dell’ambiente e dell’ecologia. Una novità assoluta per il magistero cattolico. Un precedente però, almeno rispetto ai destinatari, il Papa stesso lo rintraccia nella Pacem in terris (1963) di Giovanni XXIII che indirizzò il suo messaggio ai cattolici ma anche a “tutti gli uomini di buona volontà”. Quello stesso atteggiamento Papa Francesco lo assume scrivendo che “di fronte al deterioramento globale dell’ambiente, voglio rivolgermi a ogni persona che abita questo pianeta… In questa Enciclica, mi propongo specialmente di entrare in dialogo con tutti riguardo alla nostra casa comune” (LS, 3). Ma la novità dell’Enciclica “verde” di Papa Francesco è stata soprattutto nella scelta del tema, del linguaggio e delle proposte d’azione. Affrontando il tema della casa comune la LS, ha cercato di mettersi in dialogo con gli uomini e le donne di scienza che negli ultimi anni hanno messo l’umanità in allerta per il cambiamento climatico, l’inquinamento e le gravi condizioni che minacciano la biodiversità e il futuro della vita nel pianeta terra, nostra casa comune (LS, 17-19). L’Enciclica che auspica il dialogo ed uno sguardo alle reali condizioni della Terra Madre, si serve di un linguaggio non solo confessionale; modulato ed espresso da riferimenti ermeneutico dottrinali e teologici o pratico-pastorali, ma di un’analisi puntuale sulle condizioni di quello che sta accadendo alla nostra terra (LS, 17-19). Condizioni ed emergenze ambientali a partire dalle quali sviluppare scelte per la trasformazione e l’educazione a nuovi atteggiamenti life style. L’enciclica vuole comunicare un’urgenza! Un appello a prendere decisioni pratiche per impedire l’ulteriore distruzione dell’ambiente che caratterizza la nostra epoca e condiziona le nostre vite, il nostro futuro. Ed ecco che, con la proposta di un'Ecologia integrale (LS 137), l’enciclica offre le sue indicazioni, in particolare nel quarto capitolo. Chiaro l’approccio al tema dell’ecologia e dell’ambiente: “Quando parliamo di ambiente facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati” (LS, 139). Un’ ecologia, dunque, che considera la natura e l’ambiente non separati dall’uomo: nella sua origine (la creazione), nel suo esistere (l’unico habitat) e nel suo destino di relazioni (perché tutto è connesso).
 
2. Il Progetto delle Comunità Laudato Sì. Dalla sua pubblicazione la LS ha influenzato il dibattito politico e scientifico internazionale, a partire dalla Conferenza di Parigi sul clima del 2015. Ha stimolato la nascita di iniziative ecclesiali per la tutela dell’ambiente a livello regionale o nazionale, o la creazione di luoghi e programmi per sperimentare l’ecologia integrale. Ha persino ispirato proposte per una finanza attenta alla transizione energetica e iniziative di spiritualità come l’annuale Tempo del creato (1° settembre – 4 ottobre). Come anche rinnovato la sensibilità della pietà religiosa, visto che la cura della casa comune è stata inserita tra le Opere di Misericordia ed è il tema dell’annuale Giornata mondiale di preghiera del 1° settembre. Ha poi contribuito all’inter-azione tra realtà laiche legate all’ambientalismo etico e/o politico quali il Fai - Fondo per l'Ambiente Italiano, Greenpeace, Legambiente, WWF Italia, Slow Food ed altre ancora.  
 
In questo clima di creativa ricezione dell’Enciclica si situa, nel 2017, la nascita delle Comunità Laudato Sì. Così come si legge nel Progetto per la costituzione delle Comunità Internazionali Laudato Sì:” I due anni trascorsi dall’uscita della Laudato sì hanno reso ancor più evidente l’attualità e la profondità di quel messaggio. Per questo motivo si propone la costituzione di comunità locali che operino nello spirito dell’enciclica e in omaggio ad un grande italiano come fu Francesco d’Assisi. La figura di Francesco sarà anche la testimonianza di un legame con il territorio del Reatino, dove il santo passò parte della sua vita”. (cfr. https://comunitalaudatosi.org/il-progetto/). I promotori della rete delle Comunità Laudato sì, sono stati la Diocesi di Rieti ( http://www.chiesadirieti.it/  sotto la spinta e la sensibilità dell’allora suo Vescovo Domenico Pompili e l’Associazione Slow Food e il suo fondatore Carlo Petrini ( https://www.slowfood.it/). La dimensione comunitaria - che da rilievo metodologico ed operativo alla rete come immagine di nodi e realtà che agiscono tra locale e globale, sviluppando relazioni tra realtà locali e persone con diverse sensibilità di pensiero politiche e religiose - e la dimensione educativa sono le strutture portanti del Progetto delle Comunità Laudato sì. In particolare quest’ultima, la dimensione educativa e formativa, trova la sua specificità operativa nel promuovere la prospettiva della LS che unisce e lega la questione ambientale a quella sociale, quando afferma che “oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto quello dei poveri” (LS,49). Sono queste le due dimensioni principali, la comunitaria e l’educativa, che impegnano le Comunità Laudato Sì a promuovere azioni e comportamenti per la sostenibilità ambientale-sociale, per la cura della casa comune che è la Madre Terra e per la giustizia sociale.
 
 
III. Il Codice etico/estetico
 
1. Nel contesto della nostra descrizione, che parte da un interesse per l’Etica Ambientale, riportiamo il testo del Codice etico/estetico delle Comunità Laudato sì. (cfr. https://comunitalaudatosi.org/codice-etico-estetico/ ). Seguiranno brevi sottolineature sulle opzioni etiche del Codice.
 
 
PREMESSA. Fatte salve la Dichiarazione fondativa e le Linee guida, che regolano l’adesione e la vita interna ed esterna delle Comunità Laudato sì, nelle quali si afferma che lo scopo di ogni comunità è «diffondere e accrescere la sensibilità e l’educazione nei confronti delle tematiche dell'ecologia integrale, della tutela dell’ambiente e della casa comune», così come sono proposti e auspicati da Papa Francesco nella Laudato sì, ad ogni membro è affidato un Codice Etico che ne indirizzi lo stile di vita.
 
Principi valori generali:
Art 1 | Libertà. La Comunità Laudato sì è una «associazione libera e spontanea…»: tutti coloro che si riconoscono nelle proposte sono liberi di aderire;
Art 2 | Uguaglianza. «Senza limitazioni o restrizioni di credo, orientamento politico, nazionalità, estrazione sociale»: tutti gli aderenti sono uguali e vanno considerati tali all’interno della Comunità;
Art 3 | Democraticità. «Le comunità si autogovernano… prediligendo un’organizzazione orizzontale»: ogni membro ha il diritto di esprimere la propria opinione e il dovere di accogliere l’opinione altrui;
Art 4 | Cooperazione. «Ogni comunità si impegna a mantenere un rapporto di collaborazione e scambio con altre comunità e a cooperare con altre realtà…»: in ogni membro non deve mancare lo spirito di collaborazione all’interno della propria comunità e la spinta alla cooperazione con altre realtà che condividono gli stessi principi e valori;
Art 5 | Onestà. Ad ogni membro sono richieste rettitudine, onestà di vita e coerenza con i principi espressi dalla Laudato sì;
Art 6 | Responsabilità. Ad ognuno, all’interno della Comunità Laudato sì, spetta il compito di promuovere, progettare, realizzare gli ideali e le iniziative concrete a sostegno dei progetti per i quali, annualmente, le comunità saranno chiamate ad operare;
Art 7 | Gratuità. Nessuno utilizzi la propria adesione alla comunità a scopo di lucro. Ogni attività è finalizzata al raggiungimento degli obiettivi che la comunità intende realizzare sul proprio territorio.
 
EDUCAZIONE E SPIRITUALITÀ ECOLOGICA. (cfr. Laudato si, cap VI)
Art 1 | Puntare su un altro stile di vita. Chi aderisce alla Comunità Laudato sì crede che ognuno è capace «di superare l’individualismo, che si può effettivamente produrre uno stile di vita alternativo e che diventa possibile un cambiamento rilevante nella società» (Laudato sì, n.208) a partire da sé stessi;
Art 2 | Educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente. Chi aderisce alla Comunità Laudato sì incoraggia se stesso e gli altri a tenere “comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via”;
Art 3 | Gioia e pace. Chi aderisce alla Comunità Laudato sì sa che “la pace interiore delle persone è molto legata alla cura dell’ecologia e al bene comune, perché, autenticamente vissuta, si riflette in uno stile di vita equilibrato unito a una capacità di stupore che conduce alla profondità della vita”;
Art 4 | Amore civile e politico. Chi aderisce alla Comunità Laudato sì è consapevole del fatto che “occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti”.
 
2. Le opzioni etiche del Codice. Il Codice etico/estetico, presenta, nella sua sinteticità, alcune caratteristiche che sono comuni ed alla base di ogni associazione che intenda avere un riconoscimento all’interno della normativa ordinaria del Codice civile e delle indicazioni previste dalla nuova riforma del Terzo settore (cfr. DL 3 luglio 2017). Di caratteristico e di proprio è possibile sottolineare che - nella scelta dei titoli degli Articoli della prima parte, quella sui “Principi e valori generali” - la dimensione etica del Codice viene espressa con termini che indicano non soltanto dei compiti o delle funzioni da eseguire (es. finalità, organi associativi, adesione, ecc.), ma diritti da riconoscere individualmente a chi vi aderisce: libertà, uguaglianza e democraticità (articoli 1-3). A questi diritti, si aggiungono azioni virtuose, scelti come atteggiamenti e valori etici da perseguire per le Comunità e per ogni suo membro: la cooperazione; l’onestà; la responsabilità e la gratuità (articoli 4-7). Significativa ed originale è poi, la messa in evidenza, nella seconda parte del Codice del valore “estetico”. Elemento ed orientamento che fanno riferimento ad una dimensione più interiore, che orienta ad un’assunzione più gioiosa nella pratica di un impegno ecologico/ambientalista bello, buono e vitale: appunto più estetico. Atteggiamento etico/estetico che risulta essere necessario per assumere la prospettiva dell’educazione e della spiritualità ecologica come è rappresentata ed espressa nel capitolo VI della LS. Là dove si invitano a perseguire nuovi stili di vita; ad educare all’alleanza tra umanità ed ambiente; con gioia, pace e amore civile e politico (articoli 1-4). Questo richiamo al valore estetico, al sentire e al volere un nuovo rapporto con l’ambiente, con l’ecologia e con la vita, richiama qualcosa di profondo e proprio della dimensione educativa e dell’etica. Così come lo esprime - riattualizzando una prospettiva filosofica feconda quale quella dell’etica delle virtù - Giuseppe Barzaghi OP, in questo brano: “Proprio il quadro educativo è la sede più appropriata per riscoprire la vitalità dell’etica. Vitale è ciò che procede dall’interno, che ha dai principi intrinseci del soggetto la propria matrice. E l’educazione fa fiorire la vitalità interiore dell’anima. L’etica nasce da dentro e non è un prodotto di importazione… Occorre recuperare la dimensione estetica dell’etica. Questo significa viverla con gusto e non come una imposizione” (G. Barzaghi, Il Fondamento teorico della sintesi tomista. L’Exemplar, ESD Bologna 2015, p. 100-101). Dove, l’autore, sembra quasi fare eco alla prospettiva la LS, quando dice: “Tuttavia, questa educazione, chiamata a creare una “cittadinanza ecologica”, a volte si limita a informare e non riesce a far maturare delle abitudini…Solamente partendo dal coltivare solide virtù è possibile la donazione di sé in un impegno ecologico” (LS,211).
 
 
IV. Per una paideia dell’educazione ambientale
 
Questa breve esposizione svolta in due tappe - la ricerca sugli inizi e sulle motivazioni che hanno portato alla nascita delle Comunità Laudato sì e alla messa in evidenza dei fondamenti etici che hanno posto alla base del loro agire comunitario ed educativo - mi permette di indicare due caratteristiche peculiari di una proposta, certamente creativa ed innovativa, di ricezione/applicazione della LS.  La prima caratteristica è quella di promuovere azioni ed impegni che tengano in tensione vitale l’ecologia integrale come agire etico-solidale. Una caratteristica necessaria ed utile a non rapportarsi in modo eclettico, frammentato ed utilitarista al tema dell’ecologia come quando si privilegiano aspetti soltanto economici (preoccupazioni per la diminuzione del Pil), normativi (spazi verdi garantiti, abitudini civiche ed alimentari), emotivi (salvaguardia di habitat naturali od animali) e o semplicemente fatalistici (chissà come finirà!). Esperienze come quelle promosse dalle Comunità Laudato sì, che si stanno diffondendo numerose in tutta Italia (cfr.  https://comunitalaudatosi.org/) possono davvero aiutare ad inverare la possibilità di comprendere concretamente che non ci può essere ecologia senza giustizia, e che non c’è equità in un ambiente degradato. È quanto lo stesso Papa Francesco ha ricordato alle Comunità Laudato Sì nel discorso a loro rivolto il 12 settembre 2020: “È poi evidente che i cambiamenti climatici non stravolgono solo gli equilibri della natura, ma provocano povertà e fame, colpiscono i più vulnerabili e a volte li obbligano a lasciare la loro terra. L’incuria del creato e le ingiustizie sociali si influenzano a vicenda: si può dire che non c’è ecologia senza equità e non c’è equità senza ecologia”. L’impegno per l’ecologia, non potrà che essere un impegno di destino comune, di rispetto per l’uomo e il suo ambiente, per la cura di un dono ricevuto, da conoscere e custodire con amore e dedizione, nutriti di contemplazione e compassione (cfr. Francesco, Ibidem). La seconda caratteristica che emerge dalle proposte delle Comunità Laudato Sì è quella di promuovere comportamenti virtuosi e buone pratiche. Le esperienze e le testimonianze riportate sul sito ufficiale delle Comunità Laudato Sì, raccontano di una grande passione per le proposte di formazione (come il progetto Casa Futuro – Centro Studi Laudato sì di Amatrice); di animazione nei territori; di dibattiti sulle tematiche della sostenibilità, dell’equità e dell’educazione per un’ecologia integrale nelle scuole e nei quartieri delle città; di esperienze di micro-imprese agricole e commerciali. Le proposte di nuovi life style diffusi e praticati da gruppi vitali ed in rete tra di loro, diventano così possibilità di una nuova cultura, di un nuovo ethos capace di porsi in alternativa a quella: “cultura consumistica, contrassegnata dal prevalere della logica quantitativa, implica, per essere bandita, una drastica inversione della direzione di marcia, riducendo i bisogni, evitando gli sprechi e ricuperando la virtù della sobrietà come via per cambiare la qualità della vita, nonché restituendo centralità alle relazioni umane e riscoprendo un rapporto armonico e pacificato con la natura e con il tempo”. (Giannino Piana, in http://www.oikonomia.it/index.php/it/124-2022/febbraio-2022/1184-questione-ambientale-e-responsabilita-civile). In sintesi queste riflessioni e le proposte di vita ed i modelli da assumere che ci provengono dalle attività delle Comunità Laudato sì, come il contributo della più aggiornata riflessione etica, ci dicono che per avviare una giusta transizione per far fronte all’emergenza climatica, dobbiamo rispondere con nuovi stili di vita. E tutta insieme la famiglia umana, perché in tutto inter-connessa, dovrà essere in grado di assicurare una vita dignitosa a tutti gli abitanti della madre Terra ed in particolare, in modo non più rinviabile, alle generazioni future.
 
 
Remo Quadalti
 
 
 
Sitografia
Comunità Laudato Sì: https://comunitalaudatosi.org/
Slow Food Italia: https://www.slowfood.it/
 
 
Bibliografia:
Francesco, Lett. Enc. Laudato Sì 2015, Libreria Editrice Vaticana.
Giuseppe Barzaghi, Il Fondamento teoretico della sintesi tomista. L’Exemplar, ESD Bologna, 2015.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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