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Rivista di etica e scienze sociali / Journal of Ethics & Social Sciences

pdfUn percorso filosofico ed umano compiuto da uno dei pensatori del Novecento meno noti e studiati tra i banchi di scuola, il francese Jacques Maritain, viene riproposto in questo testo ai fini di una ricerca che vorrebbe focalizzare la nostra attenzione su una nuova e rivoluzionaria morale, che si presenta come un’efficace alternativa al nichilistico edonismo dei nostri tempi, ma forse anche al piu anacronistico bigottismo.

L’uomo in quanto tale è un essere libero e può pertanto scegliere di scegliere o scegliere di non scegliere. Nel primo caso decide di rispondere di questa libertà, di essere protagonista della sua vita e di ritrovarsi a optare tra le infinite opportunita che ha davanti: liberamente, secondo lo stile di vita che ha deciso di condurre, e responsabilmente, consapevole di poter sbagliare in quanto fragile. Nel secondo caso si lascia sopraffare dalla vita, ed è questa che decide per lui. Ardua e appassionata appare la strada dei primi, insensata e apatica quella dei secondi.

Infatti, non è per niente semplice e scontato scegliere; sovente costa fatica e lunghe riflessioni rompicapo, lotte, sofferenze, contraddizioni, per riuscire ad aderire ad un modello di vita che noi stessi abbiamo deciso di perseguire. Spesso ci ritroviamo a combattere da un lato con la nostra natura istintivo-passionale e dall’altro con quella più riflessivo-razionale. Ma l’eterno dualismo tra passioni e virtù, in questo libro, sembra trovare una soluzione nell’amore: «liberarsi dalle passioni non risolve nulla, ma ciò che può cambiare qualcosa nella vita è viverle in modo positivo. La passione in Maritain vuole essere il punto su cui partire per poter ricercare l’amore piu autentico e piu vero»1.

Ecco che le passioni non appaiono più, come per gli Epicurei, qualcosa da combattere, ma “da vivere in modo positivo”, elevandole verso valori spirituali che nobilitano l’uomo, piuttosto che indirizzarle verso quel materialismo, che trascina nella ricerca individualistica del piacere. Dunque si può iniziare a parlare di “etica delle passioni”, di “passioni virtuose”, che diventano trampolini di lancio verso un amore piu profondo dell’eros, ma che in esso trova la sua scaturigine, per poi mutare e maturare gradualmente in “Amore vittorioso”( di cui parla il teologo Bruno Forte, citato dal nostro autore)2 altresi detto agape.

Si delinea cosi l’etica maritainiana che si plasma sull’uomo in quanto essere fatto di carne e di spirito e che affonda le sue radici nel pensiero tanto più antico, quanto mai medievale di S. Tommaso d’Aquino e quello più contemporaneo di Bergson. Filosofi che hanno giocato un ruolo fondamentale nella stessa vita di Maritain e della moglie Raissa, entrambi affannati ricercatori della Verita e testimoni viventi di questa nuova “etica dell’amore di dilezione”.

Sarà proprio il racconto delle loro vite ad accompagnare il lettore nella scoperta o ri-scoperta di quei valori che riempiono l’ esistenza, come l’amore e l’amicizia. Amare gli altri follemente tanto da perdere la vita per essi, significa andare in profondità, non soffermarsi al primo stadio delle relazioni e della conoscenza. Solo cosi viverle eticamente non sara piu avvertito come un’imposizione, bensi come naturale e spontaneo.

La libertà non consiste nel non scegliere, nel restare indecisi, oppure nel ritenersi liberi per forza, divinizzandosi, ma nell’aderire liberamente all’amore di Dio e del prossimo, oltre alla scelta e all’obbligatorieta della legge. L’uomo deve essere avviato all’etica attraverso l’amore, un’avventura difficile, ma meravigliosa3.

Risulterà appassionante, per chi si imbatterà nella lettura di questo testo, conoscere anche il percorso umano di questi due giovani innamorati che inseguendo e ricercando la Verita incontrano la Fede, l’unica che riuscirà ad acquietare le loro anime e a rivelare loro quell’Amore eterno e onnipotente.

Questo testo, si presenta, dunque, come una ricerca scientifica, imperniata su una riflessione etica che prende volta dallo studio e dall’analisi, in particolare, di due opere maritainiane: La filosofia morale e Amore e amicizia, ma soprattutto dalla stessa vita del filosofo francese.

Il tutto è articolato in maniera scientificamente chiara e, nonostante la difficoltà della materia, con un linguaggio semplice e uno stile scorrevole. Gradevole è l’ ampio respiro culturale che essa offre attraverso i numerosi collegamenti e confronti sia con filosofi il cui pensiero è stato materia di studio di tanti giovani, durante gli anni di liceo, per citarne alcuni: S. Tommaso d’Aquino, Marx, Kant, Sartre, Bergson; sia con tanti altri piu contemporanei e sconosciuti ai meno esperti, che rendono l’accesso alla comprensione meno immediato.

L’aspetto sorprendente, che rende originale questo testo filosofico, è la sua capacità di non viaggiare sul mero piano dell'astrattismo più lucido e razionale, ma piuttosto di presentarci esempi umanamente concreti che prendono in causa il lettore e la sua vita. La filosofia pratica, amata in modo assoluto nell’ultimo scorcio della vita del filosofo francese, prende il sopravvento e diviene la vera base su cui dovrebbe poggiare l’etica, certamente, non disincarnata da un astrattismo vuoto e cieco.pdf

Il volto dell’amore e dell’amicizia tra passioni e virtu. Una riflessione etica su Jacques Maritain è quindi uno di quei libri che lascia un segno indelebile in quel lettore alla ricerca di parole, che gli offrano lo spunto per apprendere, non delle conoscenze fredde e teoriche, capaci di arricchire solo il suo bagaglio culturale, ma che piuttosto gli parlino al cuore, aiutandolo a maturare umanamente. Infatti, a che pro possedere una cultura sconfinata, ma arida? Riconoscere e tenere sempre a mente la nostra grandiosa, se pur fragile, umanità è la sola strada per rendere la conoscenza fertile, capace cioe di aprirsi agli altri e generare un sano dialogo e un fruttuoso confronto.

NOTE:

1 Curcio Gennaro Giuseppe, Il volto dell’amore…, p. 110.
2 Cfr. Idem, p. 102.
3 Idem, p. 128.

 

 

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